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Linea guida ‘Taglio cesareo: una scelta appropriata e consapevole – seconda parte’
La seconda parte della linea guida, pubblicata nel 2012, è stata centrata sulle indicazioni all’intervento urgente e programmato. I principali temi trattati in questa seconda parte riguardano:
- indicazioni al taglio cesareo urgente e programmato
- procedure diagnostiche
- manovre impiegate nella pratica routinaria
- possibili ricadute sulle future gravidanze e sui successivi parti
La linea guida è stata prodotta da un panel multidisciplinare composto da professionisti dell’Istituto superiore di sanità, delle società scientifiche di ostetricia, neonatologia, anestesiologia e da altre figure professionali e laiche coinvolte nel percorso di assistenza alla nascita. L’elaborazione di questa seconda parte ha potuto beneficiare di una revisione aperta, protrattasi per un mese, che ha consentito a tutti i soggetti interessati di contribuire al testo definitivo della linea guida con osservazioni, commenti e proposte di modifica.
Il documento raccomanda di non considerare una indicazione assoluta al taglio cesareo:
- un pregresso taglio cesareo
- un travaglio pretermine
- un’infezione da virus dell’epatite B o dell’epatite C
- la gravidanza gemellare.
Il rapporto benefici/danni è invece favorevole al taglio cesareo in caso di:
- presentazione podalica
- placenta previa
- pregressa rottura dell’utero o precedente taglio cesareo con incisione longitudinale
- peso stimato del feto superiore a 4,5 kg nelle donne diabetiche
- gravidanza gemellare monocoriale e monoamniotica
- definite infezioni virali (lesioni primarie da HSV; HIV; coinfezione da HIV e HCV).
Sono da valutare singolarmente i casi in cui:
- il feto è piccolo per epoca gestazionale
- in una gravidanza gemellare, uno dei feti è in presentazione podalica
- è presente una sproporzione cefalo-pelvica.
Documenti disponibili
Nel sito dell’ISS è disponibile: