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Induzione del travaglio di parto
Ossitocina: somministrazione, dosaggio e protocolli
Per la somministrazione endovenosa di ossitocina (OT) ci sono protocolli a basse e ad alte dosi [1-3]. La posologia standard tiene conto della diluizione di 5 UI in 500 cc di soluzione fisiologica (NaCl al 9%): si ottiene così una concentrazione pari a 10mU/ml. L’OT dovrebbe essere somministrata utilizzando pompe che permettano un preciso controllo del flusso-minuto. Nel caso in cui non si disponga di una pompa di infusione, è bene ricordare che 1 ml equivale a 20 gocce (gtt) quindi, 1 mU di OT = 2 gtt.
PROTOCOLLO A BASSE DOSI:
Dose iniziale: da 1 a 2 mU/min (2-4ggt/min);
Intervallo di aumento: ogni 30-60 minuti;
Dose d’incremento: da 1 a 2 mU/min (2/4gtt/min);
Dose massima prima della rivalutazione: 30mU/min.
PROTOCOLLO AD ALTE DOSI:
Dose iniziale: da 4 a 6 mU/min (8-12 gtt/min);
Intervallo di aumento: ogni 15-40 minuti;
Dose d’incremento: da 4 a 6 mU/min (8-12 gtt/min);
Dose massima prima della rivalutazione: 30 mU/min.
Il dosaggio ottimale è controverso e nessuno dei due protocolli si è dimostrato superiore [4] né come frequenza di parti vaginali ottenuti entro 24 ore né di taglio cesareo (TC); il protocollo ad alte dosi sembra aumentare la percentuale di ipertono, anche se le conseguenze cliniche di questo aumento non sono chiare [4].
Si stima che la dose necessaria a sostenere una buona attività contrattile in travaglio sia di 8-12 mU/min (16-24 gtt/min) [5]. In base alle proprietà farmacocinetiche dell’OT intervalli di incremento dell’infusione minori ai 30 minuti non sono appropriati [6].
Non sono disponibili evidenze sulla dose massima, la scheda tecnica raccomanda una dose massima di 20 mU/minuto nel III trimestre con feto vivo. La società canadese di ginecologia e ostetricia SOGC [5] raccomanda una dose massima di 30 mUI/minuto. La società statunitense di ginecologia e ostetricia ACOG [7] raccomanda una rivalutazione da parte del medico in caso di infusione superiore a 20 mU/minuto.
Non esiste consenso sull’eventuale sospensione/riduzione della velocità di infusione una volta raggiunto il travaglio attivo con normale progressione.
Due revisioni sistematiche (RS) hanno confrontato la sospensione di OT una volta raggiunta la fase attiva del travaglio, entrambe includono studi con limiti metodologici ed elevato rischio di bias[8,9]. La sospensione si associa a un minor tasso di TC (rischio relativo-RR: 0.64; intervallo di confidenza al 95%-IC95%: 0.48, 0.87), tachisistolia (RR: 0.53; IC95%: 0.33, 0.84) e a un aumento della durata della fase attiva senza differenza nella durata del II stadio. In circa 30% delle donne l’infusione di OT è stata ripresa per arresto della progressione del travaglio [8].
Questi risultati sono parzialmente confermati anche nella seconda RS, che però sottolinea i limiti qualitativi degli studi disponibili e verifica che, quando l’analisi venga ristretta agli studi che analizzano separatamente gli effetti sulle donne che hanno raggiunto il travaglio attivo non c’è una riduzione significativa di TC nel gruppo che sospende OT; rimane significativa, invece, la riduzione della tachisistolia [9].
Una RS (20 studi diversi per metodologia e disegno), finalizzata a riassumere i dati esistenti sui livelli plasmatici di OT durante il travaglio spontaneo, ha riportato anche risultati sui livelli plasmatici in corso di infusione di OT sintetica [16]. Durante il travaglio spontaneo si osservano picchi pulsatili di ossitocina, mentre l’infusione di OT esogena determina livelli stabili di ossitocina nel sangue materno. Nonostante i possibili benefici della somministrazione pulsatile, questa è di difficile applicazione nella pratica clinica per la necessità di macchinari specifici.
L’esposizione prolungata ad alte dosi di OT sintetica può contribuire all’iperstimolazione e può anche determinare ridotta contrattilità per desensibilizzazione dei recettori per l’OT [10]. È stato ipotizzato che sospendere l’OT in caso di mancata progressione del travaglio e ricominciare l’infusione a distanza di ore migliori la contrattilità miometriale, ma non ci sono evidenze cliniche che supportino questa pratica.
In caso di precedente somministrazione di prostaglandine, l’infusione di OT può iniziare 30-60 minuti dopo la rimozione del dispositivo a rilascio di PGE2 o misoprostolo, 6 ore dopo l’ultima applicazione di PGE2 gel vaginale da 2mg [5,11] e 3-4 ore dopo la somministrazione di misoprostolo per os.
Bibliografia
1. Hayes EJ, et al. Improving patient safety and uniformity of care by a standardized regimen for the use of oxytocin. Am J Obstet Gynecol 2008;198:622.e1 [Medline]
2. Zhang J, et al. Oxytocin regimen for labor augmentation, labor progression, and perinatal outcomes.Obstet Gynecol 2011;118:249-56 [Medline]
3. Pakta JH, et al. High- versus low-dose oxytocin for augmentation or induction of labour. Annals of Pharmacotherapy 2005;39:95-101 [Medline]
4. Budden A, et al. High-dose versus low-dose oxytocin infusion regimens for induction of labour at term. Cochrane Database Syst Rev. 2014: (10), CD009701 [Testo integrale]
5. Society of Obstetricians and Gynaecologists of Canada. Induction of Labour. 2013, aggiornata 2015. J Obstet Gynaecol Can 2015;37:380-1 [Testo integrale]
6. Nielsen EI, et al. Population pharmacokinetic analysis of vaginally and intravenously administered oxytocin in postmenopausal women.J Clin Pharmacol 2017;57:1573-81 [Medline]
7. American college of obstetricians and gynecologists. Optimizing protocols in obstetrics 2011. [Testo integrale]
8. Saccone G, et al. Discontinuing oxytocin infusion in the active phase of labor: a systematic review and meta-analysis. Obstet Gynecol 2017;130:1090 [Medline]
9. Boie S, et al. Discontinuation of intravenous oxytocin in the active phase of induced labour. Cochrane Database Syst Rev 2018: 8 (8), CD012274 [Testo integrale]
10. Uvnäs-Moberg K, et al. Maternal plasma levels of oxytocin during physiological childbirth-a systematic review with implications for uterine contractions and central actions of oxytocin. BMC Pregnancy and Childbirth 2019;19:285 [Medline]
11. Phaneuf S, et al. Loss of myometrial oxytocin receptors during oxytocin-induced and oxytocin-augmented labour. J Reprod Fertil 2000;120:91-7 [Medline]