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Il progetto Burlo-SaPeRiDoc: newsletter perinatale
La Newsletter perinatale nasce nel 2009 da una collaborazione fra Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Pediatrico Burlo Garofolo e Centro per la Valutazione dell’Efficacia dell’Assistenza Sanitaria – CeVEAS, Centro di Documentazione sulla Salute Perinatale e Riproduttiva – SaPeRiDoc, Azienda USL di Modena, allo scopo di identificare, segnalare e commentare, secondo una metodologia strutturata e condivisa, articoli rilevanti pubblicati sulle maggiori riviste internazionali.
La Newsletter, consultabile on line nel sito dell’Istituto Burlo-Garofolo e nel sito SaPeRiDoc, è stata pubblicata mensilmente fino al 2011. Era rivolta a professionisti che lavorano in ostetricia e neonatologia e poteva essere utilizzata come strumento di formazione/aggiornamento e per l’audit delle pratiche cliniche nelle singole realtà.
Metodologia di lavoro
Ogni mese il comitato editoriale – composto da clinici, epidemiologi e statistici – identificava all’interno di una rosa di riviste mediche i lavori di maggiore interesse per l’impatto sulla pratica clinica. Le riviste che venivano mensilmente scrutinate dal comitato editoriale erano 11 di cui 5 specialistiche e 6 generaliste:
- American Journal of Obstetrics and Gynecology (mensile)
- Birth: Issues in Perinatal Care (trimestrale)
- BJOG, British Journal of Obstetrics and Gynaecology (mensile)
- Gynecologie Obstetrique et Fertilité (mensile)
- Obstetrics and Gynecology (15 numeri all’anno)
- BMJ, British Medical Journal (settimanale)
- CMAJ, Canadian Medical Association Journal (quindicinale)
- Epidemiologia e Prevenzione (bimestrale)
- JAMA, Journal of the American Medical Association (settimanale)
- Lancet (settimanale)
- NEJM, New England Journal of Medicine (settimanale)
Lo studio identificato veniva riassunto, seguendo un modello di abstract strutturato che, in caso di trial controllati, ripercorreva il PICOT (Popolazione, Intervento, Controllo, Outcome-esiti e Tempo) [1,2] o secondo un diverso modello quando a essere presi in esame erano studi osservazionali (caso controllo, coorte, studio di prevalenza).
La presentazione della ricerca selezionata era accompagnata da commenti per:
- collocare lo studio nel panorama più ampio della letteratura scientifica già disponibile sull’argomento, per conferire il giusto peso alle nuove informazioni prodotte e verificarne la coerenza con il patrimonio di conoscenze accumulato;
- discuterne gli aspetti metodologici (qualità, esiti considerati, validità interna);
- evidenziare il possibile impatto sulla pratica clinica (validità esterna).
La Newsletter si completava di uno spazio per raccogliere i giudizi dei lettori sulla rilevanza dello studio proposto sia in termini quantitativi (era possibile esprimere un giudizio da 1 a 4) che in termini qualitativi (è possibile lasciare un commento). Le risposte dei lettori aiutavano a indirizzare le scelte del comitato editoriale nella selezione degli articoli da presentare.
Bibliografia
1. Richardson WS et al. The well-built clinical question: a key to evidence-based decisions. ACP J Club 1995;123:A12-3. [Medline]
2. Schlosser RW et al. Asking well-built questions for evidence-based practice in augmentative and alternative communication. J Commun Disord 2007;40:225-38. [Medline]